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XXI edition // 31 July - 1 2 3 August 2024

La Zona Morta

di Loredana Lipperini

Sono sempre stata convinta che i libri fantastici servano a capire la realtà, e questo è uno spazio per ragionarci su.

Per esempio:
Nel 1955 Gregory Ammas Stillson vende Bibbie porta a porta. Già che c'è, ammazza un cane e osserva soddisfatto la sua agonia, prefigurando per sé un destino grandioso. Diversi anni dopo, quando Stillson è già lanciato verso Washington e seguito da un'adorante folla di sostenitori, annuncia il suo progetto, anzi le "cinque travi" su cui si poggia la piattaforma che intende condividere con gli elettori: "Prima trave: buttare fuori i cialtroni" (applausi, applausi). "Volete sapere perché porto quest'elmetto, amici e concittadini? Ve lo dico, perché. Lo porto perché quando mi manderete a Washington, io passerò loro attraverso come quell'affare attraverso un canneto! Li spazzerò via esattamente così!" (segue simulazione di un toro che carica. Applausi, applausi). Le altre travi, per la cronaca, sono la messa al bando di chi "fornica" con "qualche pollastra che non sia sua moglie" (con i nostri soldi!), mandare la spazzatura nello spazio, usare le "maniere forti" con "quegli arabi" per avere tutta la benzina e petrolio che servono. E l'ultima trave? Facile: salsicciotti caldi "per ogni uomo, donna e bambino d'America! E quando avrete eletto Greg Stillson alla Camera, direte: Salsicciotto caldo! Finalmente c'è qualcuno che ci pensa!".

Stephen King scrive La zona morta nel 1979, David Cronenberg ne trae un film nel 1983, Donald Trump viene eletto presidente degli Stati Uniti nel 2016. Greg Stillson è un violento, pericoloso nulla: ma sa di essere predestinato a qualcosa di grande. A 19 anni, già dotato di fascino oratorio, si presenta a un raduno di allevatori dell’Oklahoma in un’estate di terribile siccità e sostiene di aver acquistato la capacità di far piovere da quando ha "dato il cuore a Gesù". Di fatto, piove. Più avanti, nel 1967, si fa notare a Ridgeway, New Hampshire, con la proposta di abolire i parchimetri e sostituirli con cassette per l’offerta volontaria (funziona). Nel 1970 apre un’agenzia assicurativa e immobiliare con enorme successo. Corre per le elezioni. Nessuno ci crede: "le sue promesse elettorali erano, tutto sommato sciocchezze. I suoi trascorsi erano inadatti. La sua cultura inesistente". Eppure. Eppure la gente lo ama. Eppure diventerà presidente, e porterà il mondo intero alla distruzione a meno che il precog del romanzo, Johnny Smith, non faccia quel che deve fare.

Recentemente Stephen King, in un’intervista, ha compiuto l’abbinamento, da fervido avversatore di Trump, rispondendo così alla domanda su chi fra i suoi personaggi somigliasse al Presidente:
«Greg Stillson, il protagonista ne La zona morta. Stillson è un politico e a un certo punto dice: “Vi dico una cosa. Quando sarò presidente, spediremo la nostra spazzatura nello spazio. E non ci sarà più inquinamento sulla terra.” E la gente crede alle sue parole! Come la gente ha creduto alle promesse di Trump, quando diceva che avrebbe costruito un muro e il Messico lo avrebbe finanziato. Non è forse così? La gente è alla ricerca di risposte semplici e reclama il condottiero: l’immagine di Trump coincide con le aspettative popolari».

E’ quello, infine, il punto: capire la gente. In un breve racconto, La giusta estensione, apparso in Notte buia, niente stelle, di dieci anni fa, Stephen King esegue la più bella delle variazioni sul tema del diavolo che ti attraversa la strada per tentarti. Un uomo come tanti, privo di qualità, sa di avere un cancro inoperabile e incurabile. Mentre torna a casa, nota un cartello; “La giusta estensione al giusto prezzo”. Il venditore spiega che possono essere estensioni di vista, e soprattutto di vita. Ma il peso tolto deve gravare su qualcun altro. Così Streeter, il mite ometto, sposta quel peso sul suo migliore amico Tom, perché a dirla tutta l’ha sempre odiato, perché è ricco, felice, con una moglie amata e tre splendidi figli. Succede quel che immaginate: la vita di Tom diventerà un orrore e quella di Streeter, guarito dal cancro, procederà in letizia. Ma non c’è quasi nulla di soprannaturale: King disse che voleva semplicemente narrare la gioia meschina che ci procura la rovina altrui.

E tutto questo è avvenuto prima che ci affacciassimo alle nostre finestre per urlare contro chi passeggiava in una città deserta, invocandone la morte, o almeno fotografandolo per i nostri social. La giusta estensione, nulla più.

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