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Genesi di una Battaglia

di Behoram Uallas Fortebraccio Veregrense

Nel 601, scontento degli accordi di tregua tra il Papa Gregorio Magno e il Duca di Spoleto Ariulfo , l’esarca Callinico rompe la pace e attacca i longobardi rioccupando i territori umbri del “corridoio” bizantino conquistati antecedentemente dal duca. Così Ariulfo muove le sue truppe verso Camerino per scontrasi con L’esarca. Questo l’incipit della “battaglia di Camerino” - la rievocazione storica che da diversi anni è proposta all’interno del Montelago Celtic Festival, accompagnata dalla ricostruzione e dalle attività di un accampamento storico del VII Sec tra i più grandi d’Italia.

In questa prima pillola della rubrica Tempi Barbarici, andremo dunque ad introdurre uno dei protagonisti di questa storia: i Longobardi.

Chi erano i Longobardi?
Popolo originario del nord della germania nel territorio vicino all’odierna Sassonia (li troviamo citati da Tacito e Marco Aurelio nel II sec d.c.) dopo una lunga migrazione nel 568 d.C. entrano in Italia, guidati dal re Alboino.
A causa delle precedenti guerre gotiche e delle successive carestie e pestilenze, la penisola era allo stremo. Fu così che i Longobardi, trovando poca resistenza, riuscirono in breve tempo ad occupare tutto il nord Italia (fondando la Langobardia Maior) ad eccezione di alcune città e zone costiere dove grazie alla sua flotta Bisanzio manteneva delle potenti roccaforti.
Dal nord Italia i Longobardi scesero alla conquista del centro e sud Italia, dove fondarono il Ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento (Langobardia Minor). Anche se diviso in due da una striscia di terra (un corridoio in mano ai bizantini che collegava Ravenna a Roma) nasceva così il regno Longobardo, che durò in maniera indipendente fino al 774 d.C.

Ma la recente storiografia coadiuvata da nuovi studi è più propensa ad attribuire la conquista del centro e del sud a comandanti Longobardi non scesi da nord con gli eserciti reali ma già presenti nel territorio come mercenari al soldo di Bisanzio che, visto l’arrivo dei loro “connazionali”, decisero di ribellarsi e prendere il potere.

Tra questi Faroaldo I il quale, giunto in italia nel 575 al soldo dei bizantini, vedendo l'opportunità di maggiore autonomia e potere si ribellò a Bisanzio e occupò la città di Spoleto facendone ducato che governò fino alla sua morte nel 591. Il ducato, che comprendeva un vasto territorio corrispondente alle attuali Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, era composto dai gastaldati di: Rieti, Marsi (Avezzano), Forcona (L’Aquila), Valva (Sulmona), Penne, Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Ascoli Piceno e Camerino.

Proprio alle vicende del gastaldato di Camerino, soprattutto nel periodo in cui l’intero ducato veniva governato dal duca Ariulfo, succeduto a Faroaldo, è dedicata la battaglia rievocata all’ombra dell’arpa di Montelago. Una vicenda che andremo ad approfondire nelle prossime pillole, tra escursioni nella linguistica, nell’alimentazione, nella medicina, nella musica e nel folcore di un popolo che ancora oggi scopriamo essere parte integrante della cultura popolare italiana.

Tre Libri Essenziali consigliati:

  • "I Longobardi. Un popolo alle radici della nostra Storia " di Elena Percivaldi - Edizioni Diarkos 2020
  • "Italia longobarda. Il regno, i Franchi, il papato" di Stefano Gasparri - Edizioni Laterza 2016
  • "Historia Langobardorum" di Paolo Diacono VIII sec d. C. - varie edizioni tradotte in italiano

(Nelle foto momenti di rievocazione della "Battaglia di Camerino" al Montelago Celtic Festival)

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